LIBRI E PERSONE 1
Ieri sono andato alla Feltrinelli per comprare un libro. Volevo comprarne UNO, ma - come al solito - ne ho comprati diversi ed alla fine sono uscito dalla libreria coi miei tre preziosi mucchietti di carta stampata (il piacere di avere tra le mani un vero libro non ha nulla a che vedere con il leggerlo sul computer). La signorina della cassa (signorina? Ha la mia età e probabilmente avrà marito e figli... non guardo mai le mani delle persone per vedere se hanno la fede, piuttosto resto affascinato dalle mani stesse) ogni volta che mi vede fa un sorriso a 32 denti. Ci conosciamo da una vita, da quando ero studente e lei lavorava presso la libreria dell'università, ma non ci siamo mai detti più del necessario, magari qualche commento sui libri appena comprati "Li ho letti anch'io e sono molto belli, ottima scelta" oppure "Non mi sono piaciuti, secondo me l'autore quel giorno non aveva idee e si era impegnato con l'Editore a consegnare il nuovo racconto".
E' strano come alcune persone accompagnino la nostra esistenza senza che non se ne conosca neanche il nome.
2 Comments:
I libri, parlano se li sappiamo ascoltare. Parlano con una persona alla volta, ma ne fanno relazionare molte, molte di più.
A presto.
Inutile dirti che sono d'accordo visto che leggo tantissimo sin dall'infanzia e da sempre i libri hanno costituito, oltre al piacere di leggerli, un mezzo per stringere nuove amicizie. Ricordo sin dalle elementari come fosse classico parlare coi compagni di classe e scoprire nuovi libri concludendo con il classico "Me lo presti?". Ed i libri giravano, giravano, anche se non sempre tornavano o non sempre tornavano nelle stesse condizioni di partenza.
E poi il piacere di parlarne, di confrontarsi, di scoprire particolari che erano sfuggiti, e magari rileggerli: un buon libro non si legge mai una sola volta esattamente come i buoni film e la buona musica.
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