sabato, agosto 27, 2005

IN CAMERA DA LETTO...

...con le persiane chiuse, si creano ombre e giochi di luce.
Da bambino, d'estate in campagna, restavo affascinato a guardarli quando, dopo pranzo, mi veniva vietato di correre subito a giocare all'aperto ("Devi restare in casa al fresco altrimenti ti prendi un'insolazione!").
Fissavo il soffitto e pensavo alle ingiustizie dei "grandi" ("grandi esseri" uguale "grandi ingiustizie"?).
Osservavo le ombre muoversi (bastava il passaggio di un'auto per alterare le luci ed i riflessi) e la fantasia trovava immagini, disegni, avventure.
Alla fine dell'avventura erano le 16,00: il tempo di mangiare per merenda una colossale fetta di pane e pomodoro preparata da mia nonna, e poi via nei campi o nel cortile!


2 Comments:

At 29 agosto, 2005 21:12, Anonymous Anonimo said...

Mmhhh....credi che sia grave se io ci penso ancora a quanto sono ingiuste le "ingiustizie" dei Grandi?...mumble mumble...

Quella foto mi piace da morire...

E mi fa venire in mente un verso di una canzone dei Diaframma (un gruppo della new wave fiorentina degli '80, ancora attivo ma secondo me tragicamente ridotto...)...la canzone si intitola "Caldo"...

"fuori fa caldo e chissà se
dietro le serrande abbassate
c'è qualcuno che ha coraggio da vendere
e fa l'amore"...

ecc. ecc.
Bellissima canzone.

Abbraccio koaloso.

 
At 29 agosto, 2005 23:59, Blogger Rubens said...

Le persiane mi hanno sempre affascinato: hanno quel "qualcosa in più" delle serrande o delle imposte che evoca l'intimità al loro interno ed il poter sbirciare, spiare (non sempre con cattive intenzioni) verso l'esterno.
Possono aprirsi, ed il loro *aprirsi* è come spalancare le braccia, un gesto ben diverso dall'alzare una serranda.
Possono restare semichiuse ed evocare figure evanescenti che osservano, oppure lasciare intravedere una stanza vuota.
Le persiane sono il segno architettonico del sole e del caldo, e di frescura ed intimità all'interno.
Regalano la penombra, mai il buio assoluto.
Mi piace fare l'amore in una stanza con le persiane chiuse o socchiuse, ed osservare i giochi di luci e di ombre sul corpo della mia compagna mentre riposa: c'è sempre una lama di luce che si ferma sui suoi occhi o sulle sue labbra.

 

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