sabato, ottobre 15, 2005

A COSA PENSI?


"A cosa pensi?"
Domanda classica, spesso irritante ed alla quale si risponde vagamente o con una bugia.
"Uh, niente di particolare... neanche mi rendevo conto di stare a pensare..."
Ed invece so bene in che direzione vagavano i miei pensieri, ma come dirtelo?
Un raggio di sole era entrato attraverso le persiane, aveva strisciato sul pavimento e si era arrampicato sul letto.
L'avevo seguito nel suo percorso sul tuo piede, poi lungo la gamba, sul fianco, sul seno, sino al collo.
Il collo che poco prima avevo baciato.
Ma ora hai piegato la testa e chiuso gli occhi, ed il raggio di sole è fermo sulla palpebra.
Lo osservo incantato, in attesa.
Ecco, hai aperto gli occhi ed il raggio li fa brillare di colori cangianti tra il marrone ed il verde.
Sorridi e gli occhi si stringono leggermente, il sinistro mostra una pagliuzza dorata che di solito non si nota.
Mi tiri più vicino a te e mi chiedi "A cosa pensi?".
"Uh, niente di particolare... neanche mi rendevo conto di stare a pensare...".

3 Comments:

At 16 ottobre, 2005 21:59, Anonymous Anonimo said...

E' bellissimo il modo in cui riesci (sempre) a tratteggiare momenti minuscoli e sensazioni con leggerezza e una delicatezza in equilibrio perfetto con la "forza" che si portano dietro....

Le tue parole sono carezze.

(e, lasciamelo dire, beata la donna a cui sono rivolte)....

Buonanotte Fotografo ;-*

 
At 17 ottobre, 2005 09:03, Anonymous Anonimo said...

E' bellissimo il modo in cui riuscite (sempre) a parlarvi (scusami se ti cito): delicatissimo e profondo nello stesso tempo, sembra un gioco, uno sfiorarvi con leggerezza, ma raramente ho visto tanta intensità anche nelle piccole cose. Sono passata di qui per caso tempo fa e sono stata spettatrice silente e tale tornerò, grata di queste briciole di emozioni di cui mi fate e ci fate partecipi. Grazie.

 
At 17 ottobre, 2005 15:02, Anonymous Anonimo said...

"Tu potrai avere ricchezze tangibili a palate, scrigni colmi di gioielli e forzieri d'oro. Piu' ricco di me non potrai mai essere; io conosco qualcuno che mi narra le storie."
Amo questo pensiero di Cynthia Pearl Maus e oggi ho capito quanto sia vero. Permettetemi un po' di sana e affettuosa invidia! :)

 

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