martedì, ottobre 11, 2005

PARTENZE E ADDII


Sprilly guarda fuori dal finestrino del treno con aria sognante. I suoi pensieri sembrano seguire il ritmo delle ruote sulle rotaie, gli occhi fissi verso un orizzonte in corsa verso di lei, ma sempre irraggiungibile.
Io invece parlo, parlo, parlo, dico un sacco di stupidaggini per non guardare quello stesso orizzonte che mi sembra fin troppo vicino, per non associare il rumore del treno a quello dei secondi che passano ed all'inevitabile arrivo in stazione.
E quindi lo scendere dal treno.
E quindi il salutarci.
E quindi il salire su un altro treno.
E quindi proseguire in direzione opposta.
"Ma non stai mai zitto?" fa lei con un sorriso indeciso tra il divertimento e l'infastidito.
Se c'è una cosa che mi fa male più degli addii è il tempo che li precede. Dovrei godere ogni istante di quegli ultimi momenti, ma non ne sono capace: penso alla tristezza dell'addio (anche se è un arrivederci) e sono già proiettato verso il prossimo viaggio, il prossimo incontro, la prossima volta che mi dirà "Ma non stai mai zitto?".

2 Comments:

At 11 ottobre, 2005 18:27, Anonymous Anonimo said...

Ma guarda tu le coincidenze!...ho appena pubblicato un nuovo post sul mio blog, e prima di staccare sono passata a trovarti, e ti trovo immerso in pensieri da "ritorno" e bilanci di emozioni, proprio come me! La malinconia dell'addio penso sia un buon segno: indice del fatto che cmq hai passato momenti piacevoli...e non posso che essere contenta per te! :-) Anche io, sai, torno da tre giorni davvero "speciali" (virgoletto dato che dentro a qsta parola ci sta tanta di quella roba...ma nn vorrei annoiarti ;-). Certo che una che ti dice "ma non stai mai zitto" dev'essere una rompi da competizione...cmq sia,ognuno ha i suoi gusti! Vedi un pò tu! ;-p
Un bacio, con l'augurio che tu possa sentirtelo ridire al più presto... :-*

 
At 12 ottobre, 2005 14:47, Blogger Rubens said...

Una che dice "Ma non stai mai zitto?" è un po' rompi, è vero, ma ha anche ragione. Purtroppo non sempre si reagisce allo stesso modo alle situazioni ed io per primo passo da un eccesso all'altro: poteva capitare il caso "Perché stai muto e rinchiuso in te stesso quando è l'ultima ora che passiamo insieme?". Ed io avrei continuato a guardare fuori dal finestrino verso l'orizzonte in corsa, verso i campanili che sfrecciavano, verso il prossimo incontro che non ha ancora una data, cercando di non pensare alla sua presenza che presto sarebbe diventata un'assenza.
Grazie dell'augurio e del bacio che ricambio...

 

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