LIBERTA' O CATENE?
Prendo spunto da una frase di Sartre per qualche considerazione:
"Hai rinunciato a tutto per essere libero.
Fa ancora un passo, rinuncia anche alla tua libertà.
E tutto ti sarà reso."
(J.P. Sartre, L'età della ragione)
Ho inseguito la Libertà nello spazio e nel tempo pagandone felice il prezzo, ma disseminando il tragitto di cadaveri e trovandomi avvolto nel sudario della "Libertà a tutti i costi": libero, ma prigioniero della mia stessa libertà e con una valigia piena di rinunce, non conquiste.
Poi la scoperta sorprendentemente semplice, quella di "essere libero di rinunciare alla mia libertà", di non farne una bandiera o un feticcio.
Anche questa è Libertà, forse la più estrema, la più vera.
Se la mia mente è libera lo sono anche le mie azioni e di conseguenza la mia vita: libero di partire domenica da solo, un giorno prima rispetto al previsto, e di incontrare in una stazione intermedia una persona che, senza obblighi, ha voluto fare lo stesso.
Liberi di proseguire il viaggio insieme. Felici.
Liberi di sentire il nostri respiri fondersi nel buio della camera di un ostello.
Libertà amplificate, non ridotte.
(Grazie - sì, dico proprio a te! - per la frase di Sartre e per avermi reso tutto)
2 Comments:
Con questo bellissimo post mi hai portato il ricordo di una mia poesia che si intitola "Libertà e solitudine"... un contrasto non banale ;o)
E' sul blog? Oppure mandamela in privato: sto per partire - questa volta è un po' diversa dalle altre - e tornerò venerdì. A presto! ;-)
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