sabato, novembre 26, 2005

MATITE E MOLESKINE

Ho rifatto la punta al mozzicone di matita che da anni scrive le mie note in un piccolo quaderno dalla copertina nera. Contrariamente alle apparenze, il mozzicone di matita è perfetto per scrivere e perfetto per accompagnare il quadernetto. Qualcuno, scherzando, mi ha detto "Buttalo che ti regalo io una matita nuova!", ma a me quel mozzicone piace: è esagerato dire che gli sono affezionato?
Poi vedo il riflesso del mio viso nella finestra e penso di essere un po' come quella matita, consumata per aver scritto tanto, ma in grado di scrivere quasi altrettanto e, soprattutto, con una gran voglia di farlo.
Un mio amico mette da parte le matite giunte a metà. Ne ha una scatola piena. Dice che prima o poi gli torneranno utili, ma intanto giacciono tutte lì, inutilizzate. Forse un giorno ne adopererà una, ma prima di quel giorno potrebbe accadere di tutto. Io continuo ad adoperare la mia matita: la consumerò sino alla fine per fermare i miei pensieri, per annotarli nel Moleskine in forma di parole o disegni che non seguono alcun nesso logico se non l'essere "miei".

Nella foto:
Lo sketchbook di Vincent Van Gogh (1888/1890)
conservato al Van Gogh Museum di Amsterdam

2 Comments:

At 08 dicembre, 2005 10:54, Anonymous Anonimo said...

Proprio in questi giorni ho ufficilamente adottato una piccola matita, lunga nemmeno sette centimetri.
L'ho trovata in un cassetto di una scrivania vuota da tempo.
Ora si trova al sicuro e ci facciamo compagnia tutti i giorni, prendendo appunti.
Tracciamo insieme la strada

 
At 08 dicembre, 2005 11:04, Blogger Rubens said...

Dovrò istituire un "Rifugio per i mozziconi di matita abbandonati"? ;-)
Sono contento di averti in qualche modo ispirato e abbi cura della tua piccola matita: vedrai che c'è un sottile piacere nello scrivere così i propri pensieri anziché con la penna.

 

Posta un commento

<< Home